Dove andare per Carnevale con i bambini?
Ecco 5 idee per vivere la festa in luoghi particolari, all’insegna di quel pizzico di follia che a tutti è consentito rispolverare in questo periodo.
In molte regioni d’Italia sono assicurati almeno due giorni continuativi di vacanza, che insieme al fine settimana sono un bel ponte. E in alcuni casi le vacanze di Carnevale sono anche più lunghe: quale occasione migliore per progettare una pazza gita di famiglia? Ecco le opportunità più bizzarre e divertenti, da nord a sud.
1. Il Carnevale dei Matti in Valtellina
La riscoperta di tradizioni e usanze che richiamano riti secolari, sfilate di carri allegorici, antiche maschere: è questo il Carnevale Valtellinese animerà tutto il territorio, da Livigno a Bormio. Il Carnevale dei Matti, manifestazione storica risale addirittura al 1400 e che oggi è riproposta come rivisitazione della Funzione dei Matti di un tempo: il Podestà di Mat prende simbolicamente il posto del sindaco di Bormio per un giorno e l’Arlecchino, con la Compagnia di Mat, legge pubblicamente pettegolezzi e lamentele deposte in forma anonima dai cittadini nel corso dell’anno nell’apposita cassetta collocata in piazza del Kuerc. Arricchisonon il programma la polenta dei poveri e gli Arlecchini e il Podestà dei Matti, che accompagnano le mascherine dei bambini fino in piazza per giocare e divertirsi. Per i più temerari si può cercare di scalare il palo della cuccagna. Per provare atmosfere d’altri tempi con antiche carrozze, ussari e dame con bellissimi vestiti da sera, si può partecipare al Carnevale Asburgico a Madonna di Campiglio.
2. Il Carnevale di Fano, Pesaro-Urbino
A Fano anche quest’anno ci saranno dolciumi e cioccolatini, come se piovesse. È consuetudine della località marchigiana dare molta importanza al “getto”, ovvero il lancio di biscotti, caramelle e cioccolate. Questa eredità risale al passato, quando al termine di un Palio, disputato con cavalli ed asini, il vincitore festeggiava lanciando al pubblico delle offelle al miele.
3. Il Carnevale ad Aliano, Matera
Ad Aliano, il paese dei calanchi, grandi colline caratterizzate da profondi solchi che avvolgono il borgo in un paesaggio lunare, si festeggia il carnevale in maniera arcaica. Le maschere più caratteristiche sono cornute, demoniache o spettrali. Gruppi di giovani percorrono il paese,“armati” di ciuccigno, una sorta di manganello flessibile e raffigurano creature diaboliche e grottesche dai significati magici che si perdono nell’origine stessa del Carnevale. Una fascia di crine circonda la vita, mentre il capo è coperto da una grossa maschera composta di argilla e cartapesta, sormontata da un gran numero di penne di gallo, con corna pronunciate e lunghi nasi pendenti. Qui ci attendono tre giorni di sfilate delle “maschere cornute” e folklore antico.
4. Il Carnevale in Sardegna, a Oristano
Il gruppo dei tamburini e dei trombettieri (con partenza dalla piazza Eleonora davanti al Palazzo del Comune), scorta un araldo a cavallo che nelle vie del centro storico e dà lettura del Bando della Sartiglia, invitando il popolo ad assistere alla giostra equestre. Inizia così, con questa proclamazione ufficiale la Sartiglia (ingresso a pagamento), una grande giostra cavalleresca che da cinquecento anni caratterizza la storia della città di Oristano ed è il cuore del Carnevale in Sardegna. Segue la vestizione de Su Componidori, il Gran Capitano d’Armi. Il gruppo dei tamburini e trombettieri apre il corteo composto dalle massaieddas (ragazze vestite con l’abito tradizionale oristanese), mentre sa massaia manna sovraintende al rito. Il cavaliere prescelto sale su un tavolo (sa mesitta) adibito ad altare e da quel momento non potrà più toccare terra. Al termine della cerimonia della vestizione si ha la trasformazione in Componidori, né uomo né donna, ma una figura impenetrabile. Così il corteo dei 120 cavalieri guidato dal capocorsa e preceduto dai trombettieri e tamburini, dalle massaieddas, si dirige in sfilata, verso il percorso di via Duomo. Un tripudio di colori, lo sfarzo e l’eleganza dei costumi, l’imponenza dei cavalli rendono il tutto uno spettacolo da non perdere. Poi è tutto un rullare incessante di tamburi, mentre inizia la corsa vera e propria, la Corsa alla Stella, quando il cavaliere impugna la spada e, tenendola dritta davanti a sé, si leva in piedi sulla sella, mentre il cavallo sfreccia al galoppo sfrenato, per infilzare la stella.
5. Il Carnevale di Bellinzona, Canton Ticino
La prima tappa è oltre confine: divertimento per tutti al Carnevale di Bellinzona, capitale del Canton Ticino. L’allegria si sposa alla trasgressione e per qualche ora si dimenticano problemi e guai. Si comincia il giovedì, con la consegna delle chiavi a Re Rabadan, poi venerdì seguono le sfilate mascherate dei bambini. La domenica, poi, Bellinzona ospita il consueto Grande Corteo Mascherato, al quale partecipano duemila comparse, che animano una sfilata umoristica di musiche, carri e gruppi. Il tutto accompagnato da molte altre animazioni, come il concorso per la migliore maschera, spettacoli teatrali e decine di “tendine” dove mangiare, bere e ballare giorno e notte.
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