Il nuovo anno appena iniziato, non smette ancora di farci girare la testa e, a farsi beffa delle nostre giornate arrangiate tra compiti e lavoro in Smart working, si è aggiunta anche la neve, caduta copiosa nelle montagne. Gli amici che abitano tra i monti non smettono di inviarmi resoconti e immagini della neve che li circonda. Un modo per farmi vivere la loro emozione e sentirci vicini. Per chi conosce bene la montagna, a volte basta chiudere gli occhi e ricordarne il profumo… ma in certi momenti la voglia di inebriarsi di aria fresca e di silenzio non si riesce proprio a soddisfare. Soprattutto qui in pianura e in città. Soprattutto con le limitazioni di questo periodo difficile.
Vedo gli occhi sgranati dei miei bimbi guardare le foto dei loro amichetti, e a seguire ovviamente degli incalzanti: “e noi?”, “quando andiamo sulla neve?”, “possiamo mamma?”
Era tutto molto più semplice gli anni scorsi, sarebbe bastato un “sì, tra qualche settimana andiamo” ad innescare quel meraviglioso momento di attesa, di preparazione e di: “non fai i compiti? Niente montagna!” Non ti lavi i denti? “Niente montagna!” Non riordini? Niente montagna!”…giusti o sbagliati che siano devo ammettere che qualche volta questi piccoli ricatti me li concedo: hanno un potere di far eseguire i doveri ai miei bambini con un’ immediatezza straordinaria!
Invece, no. Quest’anno, almeno per il momento, devo dirvi no. E speriamo sia uno di quei celebri “i no che aiutano a crescere”, che già avete imparato, come tutti noi in questi mesi, ad accettare. Impareremo e riscopriremo l’attesa, sogneremo giornate intere di giochi all’aria aperta e abbracci con gli amici.
In questi giorni perciò, un po’ sognando un po’ ricordando, le immagini che più di tutte mi rimbalzano in mente sono spesso bianche. E se un foglio bianco non mi ha mai intimidito, di sicuro ritrovarmi a viaggiare tra immagini in bianco e realizzare disegni e sculture bianche, non mi spaventa per nulla. Il bianco non è il colore del vuoto, anzi il bianco è l’espressione di massima luce, che si contrappone all’assenza totale di luce che è il nero e che entrambi, di conseguenza, influenzano tutti gli altri colori. Detto questo come può la luce, non essere intesa come speranza, inizio, conoscenza e libertà?
Disegnare sulla neve con le nostre impronte, fare pupazzi con la neve, chi non l’ha mai fatto? Poi ovviamente tuffarcisi dentro, fare a palle di neve… chi ha mai resistito? Come già detto, in questo periodo, non tutti possono vivere questa fortuna. E allora che facciamo? Ci disperiamo?
No! La mente creativa che ci contraddistingue viene in nostro aiuto. Sviluppando la creatività alleniamo la nostra capacità di trovare soluzioni alternative e far fronte a nuovi ostacoli che potrebbero ripresentarsi con meno timore. Favorire l’espressione delle proprie emozioni con la creatività aiuta a conoscersi e conoscere gli altri, e più si impara ad esprimere le emozioni ed a riconoscerle sin da piccoli, più ci guideranno nel mondo da adulti, aumentando così le nostre capacità relazionali ed empatiche.
Ecco cosa ho sperimentato con i miei bambini per portare dentro casa il candore della neve e le emozioni del “bianco”
Ora tocca a voi se volete portare nuova creatività ed emozioni dentro casa, buon divertimento!
Bambini con le mani in pasta… di sale, farina e schiuma da barba
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