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Biennale Arte Venezia 2024

Biennale Arte di Venezia 2024: cosa vedere e cosa evitare con i bambini

da Lug 5, 2024

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La Biennale Arte di Venezia 2024 è un tripudio di colore, un viaggio per il mondo per tutta la famiglia

Il tema della Biennale d’Arte 2024 è Stranieri Ovunque: un’occasione per scoprire mondi lontani da noi, culture diverse, di viaggiare in lungo e in largo pur rimanendo nello stesso posto. La 60 Esposizione Internazionale d’Arte ha aperto i battenti ai Giardini e all’Arsenale e in altri luoghi di Venezia il 20 aprile e potrete visitarla fino al 24 novembre 2024. Protagonisti di questa esposizione, gli artisti che vivono in sistemi o situazioni liminali, stranieri in patria, immigrati, queer, rifugiati, indigeni nelle colonie. L’effetto finale è un potente messaggio di inclusione che abbaglia con un coro di colori vivaci e forme decise. Un’affermazione di vita e di libertà che celebra anche il mondo naturale, e da esso brillantemente prende ispirazione, ricordandoci la sua importanza e la necessità di preservarlo dalla prevaricazione e dall’avidità umana. Forse ancor più di altri anni, ci troviamo di fronte a una Biennale d’Arte da vedere con i bambini.

Le cose più belle da vedere con i bambini ai Giardini della Biennale Arte di Venezia

Alla Biennale Arte di Venezia 2024 partecipano più di 80 nazioni. Ma se avete un solo giorno per visitarla, vedere tutti i padiglioni si rivelerebbe un’impresa non da poco, specie con bambini al seguito. Vi consigliamo quindi alcuni artisti imperdibili in questa 60 esposizione, le cui opere sorprenderanno sia grandi che piccini.

Stranieri Ovunque: astrazioni e ritratti nel padiglione centrale

Il padiglione centrale ai Giardini della Biennale stupisce già dal vivacissimo portale d’ingresso (foto in copertina). Al suo interno potrete ammirare le opere astratte di 37 artisti provenienti da Africa, Asia, Medio Oriente e America Latina, parte dell’esposizione tematica “Stranieri Ovunque”: dalle geometrie di Rubem Valentin, Anwar Jalal Senza, Margarita Azurdia e Eduardo Terrazas alle forme calligrafiche di Rafa al-Nasiri e Mohammad Ehsaei dai totem di Bertina Lopes, alle trame tessili di Monika Correa e Olga de Amaral, fino al caldo tramonto in prospettiva di Samia Osseiran Jumblatt. Tra le opere che rimangono più impresse, figurano senz’altro i colorati Bambus di Ione Saldanha, che oscillano appesi al soffitto invitando il visitatore a girare loro intorno. Anche la sezione Ritratti merita uno stop, con la sua varia rappresentanza di stili e provenienze, da Ben Enwonwu ad Affandi, da Olga Costa a Frida Khalo, da Chua Mia Tee a Inji Efflatoun.

Eduardo Terrazas
Bambus di Ione Saldanha

Spagna: Extinción e Terra Vergine vi raccontano i paesaggi colonizzati del Sud America

La serie di tavole botaniche Extinción racconta l’invasività dell’uomo con una metafora, mentre le grandi tele di Terra Vergine illustrano vari paesaggi del Sud America prima e dopo la colonizzazione e l’antropizzazione. El Marco del paesaggio ci trasporta ad esempio nel deserto di Atacama di ieri e di oggi, grazie a un sistema di immagini incorniciate e al contrasto dei colori con i toni di grigio.

Ungheria: i colori fluo e la musica di Techno Zen

Una rapida passeggiata nel padiglione dell’Ungheria vi incalzerà con colori fluidi e fluorescenti e musica techno: Techno Zen è l’ambiente immersivo e ipnotizzante creato da Márton Nemes.

Paesi Nordici: un epico viaggio in mare con The Alter Sea Opera

Nell’installazione audiovisiva The Alter Sea Opera, che narra un’epica ricerca in mare, vale la pena soffermarsi ad ammirare i costumi a tema marino e mitologico dell’artista tessile Kholod Hawash: saranno una gioia per gli occhi dei più piccoli.

Gran Bretagna: il collage sonoro e visivo di Listening All Night To The Rain

Listening All Night To The Rain, dell’artista e cineasta John Akomfrah, realizza a partire dai canti di Ezra Pound e dallo scorrere dell’acqua un collage sonoro e visivo che unisce ancora una volta questioni umane ed elementi naturali, invitando all’ascolto attivo. Un’opera dai temi complessi che può essere apprezzata anche dai bambini per le sue suggestioni, soprattutto nella sua prima parte.

Francia: nel grande abisso blu del mare di Julien Creuzet

La sinfonia acquatica continua a essere protagonista nel vicino padiglione francese, in questo caso 100% kid friendly. Il franco caraibico Julien Creuzet ci fa fluttuare in uno spazio poetico, libero e immersivo che parte dalla Martinica e arriva fino a Venezia. Appesi al soffitto curiosi intrecci di metallo, plastica, fili tessili, tessuti, annatto, vetroresina e perline ricordano strane creature, piante, o presenze mitiche che si possono incontrare nel mare.

Germania: la cupola immersiva in Thresholds per viaggiare nel futuro

Vi invitiamo a visitare il padiglione tedesco e il suo progetto Thresholds, soprattutto per la cupola immersiva di Yael Bartana, che vi proietta in un mondo futuristico, evocativo, tra distopia e utopia, tra natura e tecnologia.

Stati Uniti d’America: le colorate sculture di The space in which to place me

Jeffrey Gibson, artista queer di discendenza Cherokee cresciuto tra Stati Uniti, Germania e Corea del Sud, propone forse il padiglione più colorato e simbolico di tutti, che sorprende fin dall’ingresso: The space in which to place me è insieme un grido di libertà ed espressione creativa, una difesa dei diritti civili e un richiamo alle radici indigene e all’identità culturale. Qui vedrete sculture multimediali, dipinti realizzati con tecniche miste, murales site-specific e un’installazione video multicanale.

Padiglione Stati Uniti d'America Biennale Arte Venezia 2024 (1)
Padiglione Stati Uniti d'America Biennale Arte Venezia 2024
Padiglione Stati Uniti d'America Biennale Arte Venezia 2024 (2)

All’Arsenale: Stranieri Ovunque, la mostra continua

Altre opere e artisti da scoprire con i bambini vi attendono alle Corderie dell’Arsenale di Venezia. Tra questi, Pacita Abas con Filipinas in Hong Kong, tela del 1995 che racconta la sua esperienza di viaggiatrice e migrante e il brulicante fervore della vita urbana. Poi le sorprendenti opere tessili di Claudia Alarcon e Gunes Tercol, le partiture armoniche nei paesaggi astratti dell’artista indigena Emmi Whitehorse, la mitologia maori nell’opera lignea di Fred Graham. Le grandi tele botaniche in tintura vegetale blu e verde di Nour Jaouda. I personaggi della storia in miniatura negli acrilici su lino di Marlene Gibson. I batik fiabeschi del nigeriano Sàngódáre Gbádégesin Àjàlá. I paesaggi onirici che emergono dal fondo scuro delle tele del peruviano Rember Yahuarcani. Per finire in bellezza, con il grande murales a colori vivaci di Aravani Art Project, collettivo femminile indiano.

Pacita Abas, Arsenale - Biennale Arte di Venezia
Aravani Art Projects

I padiglioni nazionali da vedere con i bambini all’Arsenale

L’Arabia Saudita vi farà entrare in un ambiente desertico, con il sottofondo sonoro del vento e della sabbia: un canto di battaglia che muove tra le dune. Il Libano con A Dance with her Myth rivisita il mito di Europa catturata da Zeus. Il Senegal affascina con un collage di dipinti su una parete di quattro metri per dodici: disastri contemporanei accanto a scene di vita gioiosa.

Le cose da evitare con i bambini alla Biennale Arte di Venezia 2024

Per la maggior parte dell’esposizione di quest’anno non vi imbatterete in opere che offenderanno la sensibilità dei più giovani. Tra gli autori a cui prestare doverosa attenzione in tal senso, per via di alcuni contenuti espliciti, indichiamo: Luis Fratino ai Giardini  e Xiyadie all’Arsenale. Anche il padiglione della Repubblica Cieca, che racconta la drammatica storia della giraffa Lenka allo Zoo di Praga, è sconsigliabile se si è con bambini molto piccoli.

Alcuni padiglioni risulteranno poco comprensibili ai piccoli, ma comunque intriganti. Come ad esempio quello giapponese, che però ha il merito di sembrare un divertente esperimento scientifico a base di frutta! Altri, come Canada e Australia, sono realizzati per una fruizione adulta, i bambini non ne ricaveranno granché. Nel complesso però, giudichiamo la Biennale d’Arte 2024 di Venezia adatta anche per i bambini.

Attività per famiglie e scuole: Biennale Education 2024

La Biennale Arte Venezia organizza visite guidate per famiglie ogni weekend, con prenotazione obbligatoria: il sabato in partenza all’Arsenale e la domenica ai Giardini, sempre alle ore 15.00. Il costo è di 8 euro a persona, per ciascuna sede. Acquistando questo tipo di biglietto, la mostra è gratuita per i bambini fino a 12 anni.

Inoltre, per le scuole d’infanzia e primarie l’offerta include oltre al percorso guidato un’attività di laboratorio dalla durata complessiva di 1 ora e 45 minuti per ciascuna sede espositiva. Mentre ai Giardini ci si concentrerà sul tema dell’identità legata ai ritratti, all’Arsenale si viaggerà alla scoperta di mondi stranieri e territori straordinari. Per le classi quarte e quinte della primaria ci sono i percorsi narrati, che invita i bambini a inventare storie ispirandosi ai personaggi incontrati. Inoltre, a partire dal 26 settembre 2024, in Arsenale si potrà prenotare una visita con workshop che unisce l’arte alla musica!

Info, date e biglietti 2024

La Biennale Arte di Venezia è aperta al pubblico fino al 24 novembre 2024. L’esposizione prende corpo come sempre nei padiglioni dei Giardini e dell’Arsenale e in altri luoghi della città. Potete scegliere di visitarla in un singolo giorno: in questo caso, acquistando il biglietto online, valido per un solo ingresso per ciascuna sede espositiva, a 30,50 euro per gli adulti, a 16,50 euro per gli under 26, a  20,00 euro per i residenti e gratuito per i bambini fino a 6 anni. Tenete presente che, a voler vedere proprio tutto, la visita non durerà meno di sei ore. Potrete altresì decidere di visitarla con più calma, e allora vi consigliamo di acquistare il biglietto da tre giorni a 40,50 euro.

I padiglioni esterni alla Biennale Arte da vedere gratuitamente nel 2024

Oltre a Giardini e Arsenale vi consigliamo di visitare con la famiglia anche:

  • From Caspian to Pink Planet: I Am Here – AZERBAIGIAN, Campo della Tana, Castello 2126/A
  • Cosmonation – CILE, Venezia Castello 2738/C
  • The Contact – BANGLADESH, Spazio STAERT a Santa Croce 1979/A
  • Tracce sul corpo e sulla terra – PANAMA, Venezia Castello 2131

Arte contemporanea a Venezia: la mostra a Ocean Space 2024

E se non siete ancora sazi di arte contemporanea e incontri con altre culture, correte ad assistere e sperimentare Re-Stor(y)ng Oceania a Ocean Space, la nuova mostra gratuita nel meraviglioso spazio della Chiesa di San Lorenzo nel centro storico di Venezia, con performance delle artiste indigene del Pacifico, Latai Taumoepeau e Elisapeta Hinemoa Heta.

Angela Siracusa

Angela Siracusa

La mia passione per le storie mi ha portata a lavorare dieci anni tra biblioteche, musei e librerie. Nel 2012 ho aperto Lovingbooks, un approdo online per bibliofili e per (di)vagatori curiosi. Dal 2023 sono entrata a far parte della redazione di Kid Pass.

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