Lo scorso agosto, un papà di Bologna in vacanza a Milano si sorprese nel trovare un fasciatoio nel bagno degli uomini. Proprio così. Dovrebbe essere la normalità e invece così non è. Nel 99% dei casi il fasciatoio si trova solo nella toilette delle donne.
Dall’ Associazione Culturale Anim partì una campagna di sensibilizzazione su questo tema, #iocambio, affinché si facesse un passo avanti per il raggiungimento della parità di genere.
Qualche mese dopo, a ottobre, negli USA cominciò la campagna #squatforchange. Battaglia nata dalla foto di un uomo con il bimbo in bilico sulle ginocchia. La foto diventò non solo virale, ma il simbolo della richiesta dei fasciatoi nei bagni degli uomini.
Pochi giorni fa (4 gennaio 2019, ndr) negli USA è finalmente entrata in vigore che stabilisce che i bagni degli uomini dovranno essere attrezzati con i fasciatoi. Secondo il provvedimento tutti gli edifici pubblici, compresi cinema e ristoranti, dovranno avere fasciatoi sia nei bagni delle donne sia in quelli degli uomini, o almeno un bagno comune attrezzato in tal senso.
In Italia, la denuncia dell’ assenza generale di fasciatoi era arrivata dalla sindaca di Torino Chiara Appendino nell’ estate 2017 e dal 2018 c’ è anche unproposta di legge per l’ installazione obbligatoria dei fasciatoi nei bagni pubblici riservati agli uomini o comunque in un punto accessibile a entrambi i genitori.
Restiamo in attesa di aggiornamenti a riguardo, non solo perché la parità di genere passa anche da qui, ma perché le famiglie di oggi sono cambiate e questi genitori non devono vivere la nostra società come poco family-friendly. Anche i papà cambiano i pannolini, bisogna superare questo pregiudizio secondo cui nel campo della genitorialità ci siano compiti riservati alle donne.
0 commenti