I consigli per i genitori su come aumentare l’autostima dei bambini della psicologa Iwetta Musial, che spaziano dall’aiutare il bambino a riconoscere i suoi successi, comprendere gli errori e migliorarsi.
Ecco 14 strategie per rafforzare l’autostima dei figli:
1. Sottolineare i punti di forza del bambino
Quando i bambini sono consapevoli di poter avere successi, imparano ad affrontare le nuove sfide con più confidenza. In questo modo, imparerà a non arrendersi mai. E’ importante trovare le attività che combaciano con i suoi interessi e abilità. Se è un bambino attivo, le attività sportive possono fare al suo caso; se gli piace disegnare, i laboratori artistici svilupperanno la sua creatività. I compiti piacevoli aiutano anche a esercitare il mantenimento dell’attenzione per lunghi periodi del tempo. Bisogna riconoscere i suoi punti di forza, facendo complimenti per i successi e anche per il lavoro di gruppo: aumenterà la sua autostima e migliorerà le relazioni con i coetanei.
2. Criticare il comportamento negativo, ma mai il bambino
Criticando il comportamento negativo invece che il bambino stesso, lo si può aiutare a percepire le sue azioni come qualcosa su cui lavorare. E’ preferibile scegliere una punizione in base al livello di maturità del bambino, considerando che i bambini con i disturbi dell’attenzione e iperattività potranno comportarsi come se fossero più piccoli, indipendentemente dal loro quoziente intellettivo. Sarebbe bene esprime la critica subito dopo le sue azioni, assicurandosi sempre se abbia capito il motivo per cui è stato rimproverato.
3. Far praticare le attività sportive
Le attività sportive migliorano la salute, le abilità sociali ed individuali e contribuiscono ad aumentare l’autostima dei bambini. Il successo durante i giochi aiuterà il bambino a sviluppare alta autostima, socializzare, perseverare in quello che vuole ottenere, imparare la disciplina e continuità nelle attività. Il mancato conseguimento dell’obiettivo invece può insegnare al bambino a lavorarci sempre di più e a non arrendersi mai. E’ importante sfruttare il potenziale valore educativo dello sport: bisogna aiutare il bambino a vivere questa esperienza come gioco e cooperazione con i suoi compagni e mai come una competizione che deve vincere ad ogni costo, altrimenti il valore educativo viene perso e può avere effetti negativi sulla sua autostima. In più, in futuro, non avendo imparato a creare le positive relazioni sociali e il senso etico, è a maggior rischio di sviluppare disturbi. Fondamentale è lasciar scegliere al bambino il genere di sport che gli interessa di più.
4. Cercare solo scopi raggiungibili
Nei bambini con le problematiche legate all’attenzione o allo studio, il raggiungimento di uno scopo ha un effetto positivo sulla loro autostima e gli dà il coraggio di affrontare altre sfide. Educare il bambino a stabilire scopi realistici, lo aiuta a sviluppare la consapevolezza dei suoi punti di forza e debolezza, e capire come arrivare al successo. In alcune situazioni, lo scopo iniziale potrebbe essere quello di provarci. Bisogna cercare di notare se il bambino non abbia troppa paura di porsi grandi obiettivi e aiutarlo a superarla.
5. Condividere il proprio tempo con il bambino
Trovate almeno un giorno alla settimana in cui dedicare un po’ di tempo da trascorrere insieme. Se si hanno tanti impegni, è bene ricordare che la qualità del tempo libero vale più della quantità. Dedicate questi momenti soltanto al vostro divertimento, evitando argomenti spiacevoli o le tematiche in cui il bambino rivela i suoi punti deboli, come problemi a scuola o compiti. Deve essere solo il vostro tempo!
6. Esporre le creazioni e i successi del bambino
L’esposizione delle opere d’arte, diplomi o altri oggetti creati dal bambino gli ricorderà i suoi successi e talenti. Capirà anche che le sue abilità vengono riconosciute e valorizzate. Basta poco per aumentare l’autostima dei bambini, dedicando uno spazio alle sue creazioni, che sia sul frigo o su uno scaffale, in modo da poter farla vedere da tutta la famiglia.
7. Ascoltare cosa il bambino dice a se stesso
Il bambino tende a commentare ad alta voce quello che pensa e fa? L’ascolto di questi dialoghi interni può essere un’arma potentissima, soprattutto per il lavoro sulla motivazione del bambino. I pensieri negativi espressi durante un compito che sta affrontando sono un fattore decisivo nel decidere se continuare o meno, mentre quelli positivi gli fanno superare ogni dubbio sulle proprie abilità. Quando il bambino viene allenato a riconoscere quali pensieri sono produttivi e a rifletterci, il suo dialogo interno cambierà in ogni futura sfida. Bisogna ascolta i suoi pensieri e accompagnarlo nel creare un piano per superare gli ostacoli reali e percepiti.
8. Far capire al bambino l’amore incondizionato
Tutti i bambini vogliono essere amati. L’attenzione positiva aiuterà il bambino a sentirsi più sicuro, competente e rispettato. Accettare e amare il bambino esprimendolo con gesti di affetto. Unendo il supporto con adeguate regole, si aiuterà il bambino a sentirsi sicuro e amato, creando la base per la durevole e positiva immagine di sé.
9. Aiutare il bambino ad imparare dai suoi errori
Alcuni bambini, soprattutto chi ha difficoltà di attenzione e apprendimento, tendono a focalizzarsi sulle esperienze negative, ma non riescono a vederle come un arricchimento da cui possono apprendere una lezione. Per aumentare l’autostima dei bambini, come genitori, possiamo insegnare al bambino a vederle in questo modo e renderle meno dolorose: imparerà così a gestire meglio la frustrazione, acquisendo la visione della crisi come un qualcosa di temporaneo. Sarà anche più propenso ad aprirsi per chiedere consigli in futuro. Quando il bambino compie un errore, bisogna parlarne insieme, facendo notare che tutti possiamo sbagliare e dando qualche esempio nella nostra esperienza.
10. Risolvere i problemi insieme
Quando i bambini imparano a risolvere problemi, acquisiscono la confidenza nel prendere decisioni che, di conseguenza, può far aumentare la loro autostima. Praticare il problem solving aiuta a sviluppare le abilità di risolvere diversi conflitti nell’ambito scolastico e sociale. Identificate il problema e lavorateci insieme, valutando i pro, i contro e le conseguenze di ogni singola opzione, senza imporre cosa fare, ma insegnado come valutare le situazioni per risolvere problemi.
11. Ricordare al bambino i suoi successi
Capita che alcuni bambini, soprattutto quelli con problemi di attenzione e di apprendimento, dalla propria prestazione si aspettino un fallimento. Dalla memoria rievocano anche più eventi in cui hanno fallito rispetto a quelli in cui hanno avuto successo. I genitori possono fare tanto per assicurarsi che i loro figli non abbiano perso la percezione dei loro successi. Per questo motivo è fondamentale ricordare loro i successi e le strategie che hanno usato per arrivare a questi risultati. Questo li renderà più sicuri e meno ansiosi nell’affrontare nuove sfide in futuro. Spiegare come il compito presente sia simile ad un compito passato in cui hanno avuto successo e discutere insieme quali strategie possono essere ripetute.
12. Attribuire i risultati all’ impegno e non al caso o alla sorte
I bambini con un forte senso di controllo si sentono più sicuri. Se credono di avere l’influenza sul risultato, positivo o negativo, saranno più propensi a gioire di successi e ad imparare dagli errori. Sentire di avere il controllo è una caratteristica che condividono le persone di successo. Bisogna aiutare il bambino a vedere che gli errori non sono inevitabili e che ogni suo sforzo lo avvicina al successo, incoraggiandolo a provare.
13. Festeggiare le piccole cose
I bambini con problemi di attenzione e di apprendimento di solito sono quasi abituati a sentire il feedback negativo riguardante la loro prestazione nell’ambito scolastico. Questo può essere per il bambino una grande fonte di stress e di frustrazione. E’ possibile aumentare l’autostima del bambino facendogli complimenti sinceri, spiegandone quindi anche i motivi. I complimenti devono essere fondati nella realtà: è l’unico modo per aiutarli a sviluppare la consapevolezza dei suoi punti forti e deboli. Solo grazie a questa autoconoscenza il bambino potrà capire cosa gli piace fare e sentire dove si trova meglio, nella vita sociale, scolastica e in futuro lavorativa, prevedendo le possibilità di riuscita nel conseguire i propri obiettivi o meno, in modo realistico. Festeggiare anche i piccoli progressi aiuterà il bambino a diventare una persona di successo.
14. Dividere i compiti in piccoli passi
I bambini, soprattutto quelli che non riescono a passare da un compito all’altro, hanno bisogno di più tempo e di attività strutturate per capire che ogni compito ha il proprio inizia, durata e fine. Lo stesso consiglio vale per bambini a cui non piace iniziare nuovi compiti, soprattutto quando sono complessi. E’ bene aiutare il bambino a compiere le attività fino alla fine, per poi passare ad un altro compito. In questo modo imparerà a seguire uno schema che si ricorderà e ripeterà durante le prossime attività.
Dott.ssa Iwetta Musial, psicologa
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